Elettroretinogramma

ElettroretinogrammaL’elettroretinogramma è il grafico che un apparato scrivente traccia su un rotolo di carta o su una pellicola in movimento, e che registra le deflessioni che traducono i fenomeni elettrici derivanti dall’attività della retina.
Tra la cornea e la fovea esiste una differenza di potenziale elettrico; la cornea ha, rispetto alla fovea, una carica positiva. Questa differenza di potenziale costante viene chiamata potenziale di riposo e il uso valore è risultato essere pari a pressappoco a 6 millesimi di volt.
Quando la luce cade sull’occhio, le cellule nervose sensoriali (coni e bastoncelli) e le fibre nervose dei fotorecettori della retina ricevono la stimolazione luminosa e la trasformano in corrente elettrica condotta al nervo ottico attraverso le fibre nervose dei diversi strati cellulari della retina. Usando speciali elettrodi e strumenti di misurazione si possono registrare e quantificare le differenze di potenziale tra due elettrodi: uno collocato direttamente sulla cornea mediante una lente a contatto e uno collocato in un posto scelto arbitrariamente e che generalmente è una zona della fronte del paziente.
Nella curva che viene così registrata sulla pellicola o sul rotolo di carta, si possono apprezzare le differenze tra i potenziali, A, B, C e D, in cui il tratto A è relativo all’attività dei coni e dei bastoncelli, e il tratto D con quella degli strati cellulari sottostanti. Il potenziale A si manifesta immediatamente se la luce colpisce l’occhio, mentre il potenziale D sorge nel momento in cui la luce viene spenta. Non è ancora possibile fornire una spiegazione sufficientemente completa di tali fenomeni e soprattutto dell’esistenza di queste divergenze di potenziale così diversificate. Tuttavia, esistono specifiche variazioni di tracciato tra l’elettroretinogramma di individui normali e quello di individui che sono affetti da infiammazioni o che soffrono di gravi disturbi alla retina.

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